PIETRO ANTONIO
Pietro Antonio Berri è nato da un rapporto clandestino: suo padre Jacobo si unì ad una donna sposata, Francesca Scacchera. Nell'atto di nascita la donna è chiaramente identificata come "adultera".
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NATO: 31 marzo 1611 da "Jac." e Francesca Scacchera.

MATRIMONIO: con Paola Bellingeri il 17 gennaio 1629. Nell'atto di matrimonio, scopriamo che il cognome della madre è "Belignaria", che poi negli anni, si trasformerà in "Bellingeri". Purtroppo non è riportato il nome del padre e questo rende difficile ricostruire il suo ramo familiare.

ATTI NOTARILI: 1636 - 1648.
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Dal ricercatore Fausto Miotti ci sono giunti alcuni dati su atti notarili in cui compare un "Pietro Antonio Berri fu Giacomo". Di questi documenti non abbiamo ancora visto gli originali.
Il primo è del 4 dicembre 1636, notaio Valerio Borghi (faldone 349) in cui Pietro Antonio Berri fu Giacomo acquista dei terreni.
Il secondo è del 1 dicembre 1648, notaio Carlo Torti (f. 2334): un atto di "pacificazione" di Pietro Antonio Berri fu Giacomo.
Sono atti che potrebbero appartenere al Pietro Antonio di cui trattiamo qui, perchè poi il soggetto scompare, e questo è logico in quanto l'uomo sarebbe poi deceduto nel 1649.​
MORTE: 23 febbraio 1649.
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Che Pietro Antonio sia un parente "diretto" dei Berri moderni, è indubbio: il documento di battesimo di suo figlio Domenico Antonio (che trovi a questa pagina) ne cita chiaramente il nome, così come il nome della madre, Paola.
L'atto di nascita di Pietro Antonio è pieno di informazioni sorprendenti e drammatiche!
Innanzitutto Pietro Antonio Berri nasce da “Jac” (Jacomo o Jacobo) e da Francesca Scachera che viene identificata come "ADULTERA" (vedi immagine).
La storia tra Pietro e Francesca è quindi una storia clandestina, che culmina con un adulterio e con la nascita di un bambino, che, però, non viene abbandonato nè ripudiato; la creatura viene battezzata in chiesa ed i nomi dei genitori non sono omessi: al contrario sono entrambi citati, anche se la madre viene "marchiata" come adultera.
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Possiamo pertanto immaginare che Pietro Antonio sia stato allevato dai Berri, anche se non sappiamo quale tipo di rapporto possa avere avuto con la madre; in quel periodo i figli nati al di fuori dal matrimonio potevano subire destini favorevoli o sfavorevoli (Leonardo da Vinci era un figlio illegittimo).
In questo caso, però, la volontà di mettere subito in chiaro quanto accaduto sin dalla nascita sembra un tentativo di "normalizzare" quanto accaduto, per poter dare al nascituro una vita serena.
Questa è, però, solo un'ipotesi.
L'atto ci narra inoltre di un piccolo dramma finito bene: il bimbo viene "battezzato in soccorso" dalla levatrice Bianca Cutardi. Ciò vuol dire che il nascituro era cagionevole al punto tale da immaginarne la morte prematura.
Eppure, dopo solo 3 giorni, il 3 di aprile, lo troviamo in chiesa dove riceve la cresima dal prete Gerardo Torti, sotto gli occhi dei testimoni Rinaldo e Cecilia: era dunque sopravvissuto.
Che la sua vita sia proseguita, è confermato sia dall'atto di matrimonio che da numerosi altri atti di nascita in cui Pietro Antonio fu Jacobi è ripetutamente citato come padrino di battesimo.
Pietro Antonio quindi, ce la fece!
Il suo atto di matrimonio è stato oggetto di prolungate ricerche, culminate nel giugno del 2022 quando è stato finalmente ritrovato.
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Il foglio è difatti macchiato dall'umidità proprio dove è riportato il nome dello sposo: solo grazie all'utilizzo di filtri digitali applicati sull'immagine, il documento è stato finalmente identificato e correttamente interpretato.
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Lo sposo è Pietro Antonio Berri, figlio del fu Jacobo
La sposa è Paola Bellingeri: il nome di suo padre non è riportato.
C'è da notare che Pietro Antonio risulta essere giovanissimo: appena 17 anni.
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A giugno 2022 sono stati ritrovati altri figli della coppia (immagini seguenti).
La prima è una femmina, Jacobina, nata il 19 gen 1632; il secondo è un maschio nato il 10 agosto 1639 e chiamato Jacobo Lorenzo: Jacobina e Jacobo proprio come il nonno ormai morto. Abbiamo poi Domenico Antonio (1642), Giovanna Maria (1646) e Francesca Maria (1649).


Arriviamo all'atto di morte di Pietro Antonio (riportato di seguito): ci sono da notare due particolarità.
La prima è che non è riportato il nome della moglie Paola mentre invece nell'atto di morte della donna del 4 luglio 1654 è chiaramente scritto che fosse vedova del fu Pietro Antonio, confermando così anche il fatto che nel 1654 Pietro Antonio fosse già deceduto: è opportuno dire però che, nel registro dei decessi di quel periodo, i nomi delle mogli non venivano riportati nell'atto di morte dei rispettivi mariti.
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Il secondo è l'età di Pietro Antonio al momento della morte: 45 o forse 43 quando dovrebbe essere circa 37 anni.
Probabilmente è un dato errato: dalle ricerche nei registri dei battesimi tra il 1603 ed il 1610 non è risultata la nascita di alcun Pietro Antonio Berri.

UNA FAMIGLIA POVERA?
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Nel 1655 il comune di Castelnuovo pubblica un documento che riporta la lista dei capofamiglia delle famiglie meno abbienti: tra di loro troviamo "Heredi di Pietro Antonio Berri".
Questa informazione potrebbe confermare l'ipotesi che la famiglia di Pietro Antonio non fosse nobile o benestante, idea rafforzata dal fatto che i Berri del 1700 risultano essere semplici falegnami.
Purtroppo, però, in quel periodo risultano due famiglie che si possono definire eredi di Pietro Antonio: la prima quella di Pietro Antonio morto nel 1625, figlio di Rocco e Angela, sposato con Barbara Nano, la seconda quella del Pietro Antonio di cui parliamo qui.
Non abbiamo pertanto la certezza su quale sia la famiglia di cui si sta parlando, anche se due elementi suggeriscono che non sia la famiglia del Pietro Antonio figlio di Rocco:
- essendo Rocco deceduto ben 30 anni prima, nella lista sarebbero probabilmente apparsi i singoli nomi dei discendenti e non un generico "Heredi di Pietro Antonio";
- vari Rocco Berri appaiono in certi atti con appellativi quali "maestro", titolo che si utilizza per famiglie solitamente benestanti.
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Quindi è verosimile ipotizzare che sarebbe proprio la famiglia di Pietro Antonio figlio di Jacopo quella con gli "heredi" che "tengono estimo dalla parte dei Poueri" e cioè la famiglia di nostro interesse.
C'è da notare che questo atto è il primo che riporti un censimento di famiglie in forma di stampa, mentre tutti gli altri censimenti fin qui ritrovati sono scritti a mano libera.
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Purtroppo, però, per confondere le idee, c'è da dire che gli atti notarili di compravendita di terreni ritrovati di recente sia per Pietro Antonio che per i suoi figli, sembrano suggerire che la famiglia avesse dei beni su cui contare.
Quindi, cosa accadde? Fu tutto venduto e la famiglia divenne povera? O l'inserimento nella lista dei poveri era solo un escamotage per pagare meno tasse? O ci furono carestie e alluvioni che distrussero le coltivazioni?
Per trovare le risposte, sarà necessario continuare ad indagare...
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