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QUANDO I BERRI EMIGRARONO DA CASTELNUOVO A VIGUZZOLO...

  • Giorgio Berri
  • 3 lug 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 20 ago 2023

A giugno ho avuto la possibilità di visitare l'archivio parrocchiale di Viguzzolo grazie alla cortesia ed ospitalità di don Gino: uno degli obiettivi era quello di capire la data precisa in cui Luigi (Giovanni Battista) Berri, nato a Castelnuovo Scrivia nel 1804, si spostò a Viguzzolo per iniziare ad abitarvi, dando origine al ramo "viguzzolese" della famiglia Berri.

Il periodo era già stato individuato grazie ad alcuni documenti recuperati in passato: vediamoli insieme.


1824/1834: LA VITA DELLA FAMIGLIA DESCRITTA DAGLI ATTI

1824: Castelnuovo Scrivia. Il capo della famiglia Berri, Carlo Giuseppe e suo padre, Giovanni Battista, entrambi falegnami, muoiono.

1828: il primogenito di Carlo Giuseppe, Luigi, ora capo famiglia, si laurea in medicina, filosofia e arti liberali a Torino.

1829: dal censimento parrocchiale denominato "Stato delle anime", Luigi risulta essere residente a Castelnuovo Scrivia con il fratello minore Giuseppe e le sorelle Maria di 18 anni, Giuseppa di 16, Giovanna di 14 ed Agostina di 12.

Da quell'anno, Luigi inizia i due anni di praticantato presso l'università di Torino necessari ad ottenere l'abilitazione alla professione medica: è quindi probabile che fu il fratello Giuseppe ad occuparsi della casa e delle sorelle, forse lavorando da falegname come il padre ed il nonno.

Nel 1832, dopo il praticantato, Luigi riesce ad ottenere abbastanza rapidamente (forse grazie agli ottimi risultati negli studi), un contratto triennale (rinnovabile per ulteriori tre anni fino ad un massimo di nove) come medico condotto a Predosa con lo stipendio annuo di 600 lire, più 100 lire per l'assistenza ai poveri. Il paese dista da Castelnuovo più di 40 km: vicino, quindi, ma non troppo.

Luigi andò ad abitarci perchè, per obbligo contrattuale, il medico doveva risiedere nella località "di servizio" per consentire di intervenire quanto più velocemente possibile a favore dei pazienti locali.

Nel gennaio 1834 Giuseppe si sposa con Carolina Lago ed hanno un figlio Carlo Giuseppe: è probabile che Giuseppe abbia bisogno di supporto per prendersi cura della famiglia che si è allargata e quindi Luigi cerca ed ottiene un lavoro come medico condotto in un luogo più vicino a Castelnuovo, cioè Viguzzolo.


Il contratto del 1834 (che non possediamo) prevede una paga di 1000 lire annue e nel 1836 gli verrà rinnovato "per un ulteriore biennio" con un nuovo contratto del quale, invece, possediamo una copia.

Stipendio molto più vantaggioso rispetto a quello di Predosa e maggiore vicinanza a Castelnuovo (solo 10 km): Luigi fece una scelta ottimale per poter gestire meglio tutta la famiglia.

Purtroppo però le cose sarebbero peggiorate: nell'estate del 1836 una terribile epidemia di colera si diffonde nell'alessandrino (ed in tutta Italia) e Giuseppe morirà l'8 agosto di quell'anno; la vedova, Carolina Lago, sopravvissuta, si risposerà circa nel 1838 con tal Giovanni Torti.


Quello che accadde dopo, ce lo raccontano le tradizioni orali dei Berri: Luigi prenderà con sè il piccolo Carlo Giuseppe e lo adotterà diventandone amorevole padre e affettuoso tutore e diventando capo famiglia per il bambino e per le restanti sorelle Berri.


LUIGI CAMBIA RESIDENZA

Fermiamoci qua nella narrazione della storia di Luigi e della sua famiglia e ritorniamo alla domanda iniziale: in quale anno egli prese ufficialmente residenza a Viguzzolo?

La risposta è deducibile dal primo contratto stipulato proprio col comune di Viguzzolo:

nel 1834. Ma purtroppo quel documento è perso.


Quale strada seguire, dunque?

Quella dell'archivio parrocchiale della chiesa dell'Assunta per consultare gli "Stati delle Anime".

In quei documenti, compilati ogni anno nelle vicinanze della Pasqua, erano riportate tutte le famiglie di una determinata parrocchia, inclusi i nomi dei membri e le loro età.

Se Luigi si spostò a Viguzzolo nel 1834, la sua famiglia avrebbe dovuto comparire nel relativo anno degli "Stati delle Anime" o negli anni immediatamente precedenti o successivi.

Di più: siccome gli "Stati" sono suddivisi per vie o quartieri, forse si sarebbe anche potuto capire quando i Berri iniziarono ad abitare nella casa di via Leardi, che è, ancora oggi, di loro proprietà.


Purtroppo, però, le speranze si sono infrante sul muro della realtà documentale!

Gli Stati delle Anime presenti in archivio partono solo dal 1838 arrivando al 1856: mancano proprio gli anni di maggiore interesse (dal 1833 al 1837).

Inutile recriminare: si può solo proseguire consultando i documenti "sopravvissuti"...

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Stato delle anime del 1838: la famiglia di Luigi Berri, ultima nell'immagine.

In quello del 1838 ecco che appare riportata proprio la famiglia di Luigi Berri!

I membri sono 3: Sig. Domenico Luigi Berri 34 (anni), Sig. Agostina Berri 18, Sig. Carlo Giuseppe Berri 3.


Purtroppo non si evince la casa di abitazione.

Agostina Berri era la sorella di Luigi: si sposò con Carlo Quattrocchio ed ebbe due figlie, Caterina ed Angiolina.


Continuando a visionare i successivi Stati delle Anime fino al 1856, la famiglia Berri appare costantemente, con l'aggiunta e la scomparsa di alcuni membri.

Nel 1840 Agostina non c'è più (non abbiamo la data precisa del suo matrimonio: sappiamo solamente che nel 1841 era già sposata) mentre troviamo la moglie di Luigi, Rosa Giacobone: il loro matrimonio era difatti stato celebrato il 27 aprile 1839.


Dal 1845 Carlo Giuseppe non appare più forse perchè aveva iniziato a frequentare il collegio - convitto di Tortona: alcuni atti successivi del 1853 ci dicono che stesse studiano proprio in quell'istituto.


Nel 1846 la famiglia è riportata nella pagina con intestazione "contrada delle Ortiche verso il Molino": da una mappa del 1860, via delle Ortiche risulta essere l'attuale via Rattazzi che inizia dove si trova un mulino appartenuto proprio a Luigi Berri. Se, come logico dedurre, via delle Ortiche delimitava anche la relativa contrada, si può affermare che nel 1846 i Berri non abitavano ancora in via Leardi, in quella che sarebbe diventata la casa di famiglia.


Negli ultimi Stati delle Anime disponibili in parrocchia, dal 1853 al 1856, troviamo due nuovi membri: il primo è Caterina Quattrocchio, la figlia di Agostina e Carlo Quattrocchio che quindi si spostò a vivere con lo zio per qualche motivo che non conosciamo.

La seconda "new entry" è Luigia Palmana, cioè la seconda moglie di Luigi, sposata nel 1857 dopo la morte di Rosa Giacobone.

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Il fatto che appaiano citati eventi del 1857 significa che questa pagina dello Stato delle Anime fu comunque aggiornata nonostante il titolo che riporta invece un periodo temporale che termina all'anno 1856.


Fu quindi Luigi il primo Berri a diventare "viguzzolese" nella storia della famiglia. Il suo trasferimento dalla "patria" storica dei Berri che era Castelnuovo Scrivia, nido riconosciuto almeno dal 1463, non deve essere stato semplice, ma fu causato dalla necessità di adempiere agli obblighi lavorativi, di prendersi cura della famiglia e da chissà quante altre concause di cui non sapremo mai: amicizie, raccomandazioni, amore...

La data è sicuramente intorno al 1834, giusto in tempo per affrontare, due anni dopo, da giovane dottore, la prima terribile epidemia di colera.

Della sua morte abbiamo già parlato in altre occasioni: qui concludiamo solo ricordando che suo nipote (o, se vogliamo, suo figlio adottivo) Carlo Giuseppe visse con lui tutti quegli eventi, portando con sè per sempre i valori che lo zio gli aveva trasmesso: famiglia, sacrificio, studio, lavoro ed amore e trasmettendoli a sua volta in eredità ai suoi figli.

 
 
 

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