LUIGI BERRI - 1824: RITROVATI GLI STUDI A BOLOGNA
- Giorgio Berri
- 11 mar 2019
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 7 feb 2021
Erano molti anni che desideravo indagare su un documento che avevo ritrovato tra le carte dell'archivio della famiglia Berri di Viguzzolo. Era un documento rilasciato dalla facoltà di medicina dell'Università di Bologna nel giugno 1824 al fratello del mio quadrisavolo Giuseppe Maria Berri di nome Luigi.
Questo mio pro-pro-pro-pro zio è importante per la famiglia Berri in quanto divenne "padre adottivo" del figlio di Giuseppe Berri quando questi morì all'età di 30 anni, subito dopo essersi sposato ed aver messo al mondo mio trisnonno Carlo Giuseppe.
Senza il prozio Luigi, mio trisnonno Carlo Giuseppe probabilmente sarebbe stato un uomo molto diverso: tra i due si stabilì un rapporto quasi "padre-figlio", testimoniato dalle reciproche lettere, che probabilmente spinsero poi Carlo Giuseppe a diventare il secondo medico della famiglia Berri. Ricostruire quindi qualcosa del percorso di studente del prozio Luigi era stimolante. E poi Bologna è a pochi minuti di treno da Ferrara..

Il documento che mi ha spinto a fare queste ricerche, è un "Baccellierato" datato 15 giugno 1824. "Baccellierato" era un termine che non conoscevo e quindi mi sono rivolto al dizionario! Ecco cosa risulta: "Baccelliere: nelle università medievali, grado e titolo accademico, inferiore alla laurea e alla licenza". Quindi Luigi, nato in provincia di Alessandria, si spostò a Bologna per motivi di studio, conseguendo una.. quasi laurea in medicina! Andando all'archivio di Stato di Bologna speravo anche di trovare una foto di gruppo con gli amici studenti.

Certo, la fotografia si sviluppò dopo il 1840, ma magari Luigi aveva proseguito la sua carriera universitaria nella città felsinea facendosi fotografare insieme alla sua classe! La curiosità era nata da una foto molto antica e rovinata dell'archivio di famiglia, che riproduce un ragazzo sorridente e ben vestito. Ho sempre immaginato che potesse essere il ritratto del pro-zio, ma purtroppo senza averne la certezza. Magari negli archivi bolognesi avrei potuto trovare una foto degli studenti..
Fatto sta che, vista la bella giornata libera, ho preso il treno ed in pochi minuti (dopo una visita a San Petronio), eccomi all'archivio di stato di Bologna.
Borsa non ammessa: svuoto tutto e la metto nell'armadietto apposito. Portando a mano in sala studio il computer portatile, due cellulari, i caricabatterie, il block-notes, penne e fogli, prendo possesso di una scrivania.
Il gentile archivista mi aiuta dopo aver illustrato le procedure di richiesta dei documenti antichi (che noia.. fogli e fogli da riempire..): si possano chiedere solo 5 "faldoni" o "registri" durante la mattina e 3 il pomeriggio, il tutto a "blocchi" di 3 per volta. Una volta compilata la richiesta, le gentili archiviste (dall'altra parte della sala) spariranno nei meandri degli archivi e ai 15 dell'ora (09.15, 10.15, 11.15 ecc..) porranno in uno scaffale diviso per lettere alfabetiche in base al cognome del richiedente, i documenti richiesti.
Grazie ad una lettera che avevo ricevuto nel 2017 proprio dall'archivio di Stato di Bologna in risposta ad un mio quesito sullo zio Luigi, sapevo che avrei dovuto consultare un determinato registro per vedere cosa era disponibile per il 1824.


Ed ecco qui: "Registri denominati 'Elenchus discipulorum'" facoltà medicina, periodo 1824 a seguire. Ne potevo richiedere 3, e richiedo proprio gli anni 1824, 1825, 1826. Ai 15 dell'ora, ecco i miei registri.. il primo riporta i nomi degli studenti non in ordine alfabetico, costringendomi a leggerlo tutto. Una faticaccia ma nessun Luigi Berri. Gli altri due sono in ordine alfabetico ma anche lì: nessun Luigi Berri!

Dannazione! Classico momento da panico per ricerca fallita.
Dove guardare? Beh, se il "Baccellierato" è del giugno 1824, forse si era iscritto l'anno (o gli anni) prima. Riprendo in mano il registro dei documenti e cerco l'Elenchus discipulorum del 1823 o prima.. Non ci sono! Chiedo all'archivista: non li trova nemmeno lui. All'improvviso realizzo che l'università di Bologna diventa "Pontificia Università" proprio dal 1824, e forse è questo il motivo perchè gli elenchi degli studenti iniziano solo dal 1824: era un nuovo corso amministrativo, voluto probabilmente dalla Chiesa, a cui servivano elenchi aggiornati e ben fatti. Probabilmente non ci sono elenchi precedenti.. Con l'archivista consultiamo nuovamente la lista dei documenti, ed ecco due registri di interesse!

Il primo è "Baccellierati in medicina 1823-1824" ed il secondo "Richieste ammissione ai corsi scolastici 1823-1824". Devo vederli! Ma posso richiedere altri registri per la consultazione? Certo, è ancora mattina, e posso richiederne ancora due prima di andare a mangiare.. Proviamoci.
Alle 11.20 arrivano. Sono contenitori, veri e propri faldoni in cartone, chiusi da cordicelle legate "a fiocco".
Apro il primo, quello dei baccellierati. Gli esami sono racchiusi in fogli piegati più volte. Ogni foglio è un registro d'esame con i nomi dei vari esaminandi, dei docenti, delle materie ed i risultati. Prima di "spiegarli", si possono leggere da fuori le date dell'esame e la materia. Sono due mucchietti di documenti, numerati da 1 a 20 circa. Il baccellierato del prozio è del giugno 1824. Dal primo mucchietto prendo solo quelli del mese di giugno, li apro e leggo i nomi. Non c'è Luigi Berri!
Delusione massima: e se nel secondo gruppo ci fossero solo gli esami di luglio? No, ci sono ancora alcuni esami di giugno! Apro il foglio numero 11 è finalmente, al numero 7 della colonna "Giovani concorsi a dar saggio di loro sapere" lo trovo!

Il cuore esulta. E' lui, Luigi Berri da Castelnuovo Garfagnana.. Garfagnana? E' ovviamente un errore.

Leggo il documento con gioia: passò l'esame a pieni voti con lode! Leggo anche gli altri fogli: c'è il risultato ufficiale dell'esame e la dichiarazione ecclesiale del conseguimento. Bene, un risultato è ottenuto: Luigi Berri ha realmente studiato a Bologna, conseguendo un diploma. Purtroppo niente foto nè percorso di studi. Ma non importa.
Duplico tutto il duplicabile con il mio fedele Samsung S6 e prendo il secondo faldone: richieste ammissione ai corsi. Questa volta i documenti sono divisi da semplici fogli che fanno da cartellina, all'interno dei quali ci sono le richieste dei singoli studenti. Ogni volta che si prendono queste "cartelline", i fogli all'interno tendono a scivolare via. Bisogna fare attenzione a non creare caos. Rimesso nel faldone quello che penso non mi serva, inizio a sfogliare le richieste di ammissione ai corsi di medicina. Sfogliando, sfogliando e cercando di interpretare scritti fittissimi con i nomi degli studenti affogati tra linee confuse, arrivo ad un documento per il quale non c'è bisogno che cerchi di trovare il nome dello studente: la calligrafia è quella di Luigi, la riconosco al volo!
E' la sua richiesta! Altro infarto di gioia. La metto da parte.
Sfoglio il materiale restante che non mi serve e lo metto via. Prendo il materiale del prozio. C'è proprio la sua richiesta, scritta e vergata a mano.
Dice che, avendo frequentato il Reale Collegio di Tortona in filosofia, ed avendone sostenuto con profitto gli esami, chiede di essere ammesso alla facoltà di medicina a Bologna.

Ci sono acclusi i documenti del Regio Collegio di Tortona che attestano gli studi colà fatti (che non riuscirò mai a decifrare a parte i timbri ed il nome dello zio: sono scritti in latino, con caratteri complicatissimi e minuscoli), la domanda di accettazione da parte dell'Università, la via dove abitava a Bologna, ed altri dati ancora. Purtroppo niente foto. Ma non importa.
Resto perplesso dalla tempistica della carriera universitaria di Luigi: la domanda di richiesta per frequentare i corsi è del dicembre 1823, l'esame del giugno 1824. Complimenti zio! Faccio le foto, felice. Me le guarderò con calma più tardi. Ripongo i documenti e restituisco i faldoni. Mi rimane il dubbio di cosa abbia fatto dopo il giugno 1824, ma ora so cosa è accaduto prima.
Luigi Berri ha frequentato il Reale Collegio di Tortona nel "corso degli studi filosofici" uscendone con votazioni eccellenti, e poi ha frequentato l'università di Bologna, diventando "Baccelliere" a pieni voti con lode dopo pochi mesi. Non so se poi abbia proseguito o no, il suo nome non appare negli iscritti del 1825 o 1826. Ma per il momento sono felice di quanto ho trovato: potrò aggiornare l'archivio di famiglia con informazioni inedite ed interessanti. Fuori dall'archivio la giornata splende fresca e serena. Mi avvio verso un ristorante che conosco bene. Mi aspettano dei tortellini al brodo di cappone: a Bologna i tortellini hanno tutto un altro sapore.. E, visto che sono venuto in treno, potrò bere un bicchiere di vino con cui festeggerò a nome dello zio, unico "baccelliere" che io abbia mai conosciuto.
Sono sicuro che anche lui, dall'alto, mi guarda e sorride, e forse brinda con me.. Mio caro zio.. se non ti fossi preso cura del trisnonno dopo che gli era morto il papà, forse io non sarei qui.
Salute!
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